Lingua, neurodiversità e disagio sociale contribuiscono a creare margini sempre più affollati e la scuola, normalmente, non ha le risorse necessarie per occuparsi di tutti. Noi creiamo un ambiente sicuro, capace di assorbire i sintomi della marginalità (estraniazione, frustrazione e solitudine) incoraggiando il dialogo e il confronto non-violento tra ragazze e ragazzi che possono essere molto diversi.

Dignità e autostima sono al centro della nostra filosofia educativa. È inutile trasmettere il sapere senza trasmettere il valore di ogni individuo. Diventare persone è un obiettivo importante quanto imparare un metodo di studio o recuperare un voto basso.

Manteniamo un rapporto diretto, il più stretto possibile, con le famiglie e le scuole. Questa comunità allargata è fondamentale per identificare i bisogni specifici dei ragazzi ed eventuali criticità che richiedono un intervento più specialistico.

Non siamo tutto studio e niente gioia. Non solo adattiamo la didattica al ritmo dei ragazzi facendo tutte le pause necessarie per riprendere fiato, ma incoraggiamo momenti ludici alla fine dei compiti per rafforzare le relazioni e i legami tra tutte le persone coinvolte